Dagli iniziali 600, ha registrato negli anni ’60 ad oggi la superficie vitata è quasi quintuplicata e, soprattutto, il territorio ha una evidente propria consapevolezza
Un discreto numero di produttori sta puntando su tecnica, qualità e, soprattutto una scelta identitaria.
Oltre ai tradizionali Metodo Classico che confermano quanto questa sia una zona di elezione per la spumantistica, troviamo una precisa interpretazione dei rossi fermi da Pinot Nero ed interessantissimi quanto promettenti bianchi con uve Riesling Renano.
Due punti fermi che ridisegnano la narrativa dell’Oltrepò in una chiave ambiziosa e moderna e che lascia intravedere un futuro molto stimolante che punta a vini di grande pregio.